Le vibrazioni nascono dal moto rotatorio di motori o organi meccanici, da colpi di presse o magli, da fenomeni industriali o naturali.
L’antivibrante, interponendosi tra la fonte meccanica delle vibrazioni e l’ancoraggio al terreno, riduce sensibilmente il disturbo vibratorio, nonché il rumore ad esso collegato.
L’antivibrante puó essere:
- direttamente posto sotto la sorgente della vibrazione per impedirne la trasmissione all’ambiente circostante;
- utilizzato come piattaforma o basamento per strutture sensibili alle vibrazioni o dedicate a test e misurazioni per separare la struttura dall’ambiente.
La scelta del corretto antivibrante elimina le vibrazioni dannose per le strutture e fastidiose per l’uomo, portando a una notevole riduzione del rumore.

Vengono
realizzati in varie forme. Ciascuno di essi, a seconda della filettatura esterna o ricavata grazie ad un inserto, nelle versioni
Maschio-Maschio,
Maschio-Femmina e
Femmina-Femmina.
I
piedini usati anche come arresto per pesi mobili, attenuazione di urti oppure per macchine (lavatrici industriali), possono essere forniti nella versione
Maschio ed in quella
Femmina.

Nella
versione a campana la gomma è ricoperta da uno strato di acciaio zincato che protegge l’elastomero da agenti corrosivi. Questa versione è particolarmente adatta a sopportare grossi carichi (supporti motore e basi per macchine industriali).
Disponibile con base di acciaio zincato di forma ovale oppure di forma quadrata.
MATERIALI
Le gomme utilizzate per la produzione degli antivibranti sono generalmente a base naturale o sintetica con durezza variabile da 30 a 90 shore A. Per esigenze particolari vengono usate mescole speciali, con durezze appropriate, tali da conferire ai supporti antivibranti le migliori caratteristiche fisico/meccaniche richieste.
Le parti metalliche che compongono l’antivibrante possono essere disponibili in acciaio, acciaio inox ed essere realizzate, su richiesta, in materiali speciali.